Dico: dobbiamo recensire proprio tutto?! Doom-gothic, Detroit techno, musica araba, per non parlare di qualche demo, quest’anno ho recensito veramente di tutto, però non ve ne dovete approfittare! Qui non siamo cavie!! Vanno bene gli intenti, come al solito. Accettiamo di tutto. Stavolta tocca a della musica costruita per le immagini, pennellate sonore affrescate da artisti visuali in cerca della sintesi artistica della loro multimedialità. Questa è Prikosnovenie all’atto della sua nascita e, presumo, anche dopo, nei suoi sviluppi.
“Fairy World”, per chi ha dimestichezza con l’inglese, è un richiamo alle fate (le fate!!! ma possibile che con i nuovi pacchi di dischi che aspettano ci tocchino le fate?!). L’edizione, di primo acchito elegante, ad uno sguardo più attento sa tanto di edicola o di allegato a qualche magazine (non musicale, s’intende). Le tracce… bè, quello è il piatto forte: una macedonia di misticismo/esoterismo in forte odore di new age, universalismo, retorica da anima mundi e tutte quelle belle cose lì (dalla musica araba, o meglio, arabeggiante, passando per medievale, celtica, tutto o quasi col forte aiuto di elettronica, synth e quant’altro toglie tante belle “castagne sonore” dal fuoco). Mi diranno le solite cose sul lavoro, il tempo, i soldi spesi, i sacrifici per creare, anche, un prodotto così. Siano pure tutte queste cose, ma devo pensarla anche dal mio punto di vista. Che è, in sintesi: questi ci prendono per il culo. Rivoglio rock’n’roll e sangue, sia pure fino alla fine dei miei giorni.
Autore: Bob Villani