Troppo “classici” e troppo poco “cool” e trendy per piacere ai giovani indie rockers a caccia di nuove tendenze underground, troppo “stravaganti” per fare il grande salto (se mai fosse una loro aspirazione) verso il mondo del rock mainstream, i Super Furry Animals sono sospesi in una sorta di limbo. Con gli anni la formula sonora degli “animali super pelosi” si è “normalizzata”, levigando gli aspetti più bizzarri a favore di uno space-pop-rock più “regolare”, sebbene ormai inconfondibilmente personale. “Love Kraft” non vi sconvolgerà con effetti speciali e trovate geniali, nè vi stupirà per l’originalità delle soluzioni sonore, ma non potrà che conquistarvi, trascinandovi in fantasiose e coinvolgenti avventure pop.
Paesaggi incantati, colori sgargianti e fumettosi. Arrangiamenti barocchi e melodie fluttuanti. Effetti “fuzz” e archi a profusione. Il pop psichedelico dei SFA è di una classe superiore, magari un tantino manieristico a tratti, ma assolutamente impeccabile e a tratti davvero emozionante.
“Zoom” cita “La vie en rouse”, sfoggia chitarre anni ’70 e atmosfere lisergiche senza tempo, “Frequency” farà impazzire i fan degli ultimi Flaming Lips, “The horn” è sghemba e freak, “Ohio heat” è tra le pop song più accattivanti sentite quest’anno, “Back on a roll” è l’ennessima dichiarazione d’amore ai Beatles, “Walk you home” è quello che ne uscirebbe fuori da una deriva easy-listening degli Air…
Buon viaggio.
Autore: Daniele Lama