Sul finire degli anni 70’, grazie ad un trittico di album stupefacenti, “Pink Flag”, “Chairs Missing” e “154” , il gruppo inglese ha segnato un’epoca ed oltre, andando a definire un genere musicale come il post-punk. Dopodiché i Wire hanno portato avanti la loro carriera a fasi alterne. Solo dal 1999 in avanti, hanno ripreso l’attività in maniera costante, pubblicando una manciata di album che hanno confermato la bontà delle loro intuizioni musicali.
L’ultimo della serie, “Change Becomes Us”, edito dalla label personale della band, la Pink Flag records, risale ad un paio di mesi fa e si compone di una manciata di canzoni che nascono da alcuni spunti per le esibizioni dal vivo, realizzati nel biennio 1979/1980 e da nuove versioni di brani apparsi nel live del 1981, “Document and Eyewitness”.
Fra poche settimane, il combo britannico, composto dai membri storici Colin Newman (voce, chitarra), Graham Lewis (basso, voce), Robert Gotobed (batteria), in compagnia del nuovo chitarrista Matt Simms, sarà di scena per una solo show gratuito in Italia, che si terrà il prossimo 29 Giugno, presso l’Area Parareit di Cordenons (Pordenone), nell’ambito del MIV Festival.
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