Siamo la patria delle lungaggini burocratiche e dei motti beceri, tipo “Con la cultura non si mangia”. Ogni tanto, però, anche il nostro paese cerca di emanare delle leggi al passo con la modernità. In attesa della decisiva accettazione della Camera, il Senato ha approvato il Decreto Valore Cultura del Ministro Bray che, tra le varie norme previste, ne ha in serbo una riguardante la musica live in posti da meno di duecento persone e che chiudano entro le 24, i cui promoter potranno compilare un unico modello per essere in regola, invece del lunghissimo iter al quale sono normalmente sottoposti in queste occasioni.
“È un primo importante passo per rendere più libera la musica dal vivo – dichiara Stefano Boeri ex Assessore al Comune di Milano e fautore del decreto – Ringrazio i 36.000 firmatari della petizione che ho lanciato su Change.org e che hanno sostenuto questa mia richiesta. Ringrazio tutti i media che l’hanno sostenuta e ringrazio il Ministro che ha subito risposto alla petizione e seguito con attenzione l’iter dell’emendamento“.
In altre nazioni, simili procedure, sono state attuate da tempo, onde favorire il proliferare delle esibizioni dal vivo che a dirla tutta in Italia non sono proprio poche e non tutte le iniziative rispettavano le procedure burocratiche lasciando spazio ad organizzatori improvvisati. Ora il rischio è far sì che questi promoter stagionali intensifichino le attività “usa & getta” continuando a tralasciare aspetti tecnico-organizzativi professionali.
Nello “stivale”, a parte le problematiche organizzative, manca un pubblico recettivo e partecipe, pure in scala ristretta. Un “vero” promoter – che si impegna in produzioni di live che arrivano a budget complessivi di 5/6 mila euro – non punta ai soli duecento paganti perchè non potrebbe mai farcela a far quadrare i conti.
A questo punto, bisogna affidarsi solo alla speranza che le cose cambino? Che il pubblico esca di casa lasciando stare Spotify e i Social Network e ritornare ad avere un contatto reale con la musica?
autore: Luca M. Assante