“Punk in Smirne, Punk in Ankara” cantavano quasi vent’anni fa i CCCP, ormai il punk si diffuso in modo talmente capillare su tutto il territorio che anche dalla provincia dell’impero, in questo caso la provincia di Frosinone, quattro ragazzi, i Me For Rent, appunto, riescono a suonarlo in modo più che dignitoso. Al quartetto laziale non manca di certo l’attitudine punk, dato che i quattordici brani sono molto spontanei e poco puliti, caratterizzandosi per un popcore che affonda le sue radici tanto nei Bad Religion, quanto nei Punkreas. I testi sono molto variegati, passano dal pazzeggio alle sottili critiche sociali, come quella contro il consumismo (“Self service”) o il reggae in omaggio ai neri che più di un secolo fa morivano sfruttati nei campi di cotone Usa di “Pleasure shelter”. “Il manuale del perfetto impostore”, a differenza di molti altri Cd pop-punk, si caratterizza per non avere tutti i brani uguali.
Autore: Vittorio Lannutti