Synth più chitarre elettriche, questa la proposta dei Glitterball, duo italiano maschile/femminile al secondo disco formato da Giovanni Lanese (chitarra, voce, loop) e Barbara Sica (basso, loop, synth). Elettronica e rock, psichedelia e divertimento: binari paralleli su cui provano a muoversi i pescaresi, che pur non brillando in originalità scrivono bene e suonano anche meglio, e ci mettono slancio ed entusiasmo, con la produzione di Paolo Messere. Molto ritmo, ma anche passaggi più fumosi e celebrali nei quali infatti scoviamo il meglio di questo disco; sono maggiormente nelle loro corde infatti i brani più profondi e celebrali come ‘AB’, o ‘I An’ e ‘Nerd’ – queste ultime due canzoni in particolare prendono sapori e odori dai Beatles più psichedelici del biennio 1968-1969, e li mischiano con ritornelli psychobilly e surf… – rispetto a quelli più grunge (‘Crowin’ Hill’) o classicamente electro (‘I don’t Wanna Go to Work’ e ‘In a Rain of Rainbow’); in coda al disco un’altra canzone interessante e piena di brio: ‘Spyware in my Mind’, rappresentativa del loro stile, ancora un incrocio di psichedelia ed elettronica pop. Dunque un disco discreto, seppure non originalissimo, che alterna episodi più riusciti a qualche brano più superficiale e meno centrato, come i primi tre in scaletta.
Glitterball – In A Rain Of Rainbows from Glitterball on Vimeo.
Autore: Fausto Turi