Quello dei Pase è un coraggioso, necessario racconto musicale di evasione dalle meschinità del quotidiano, tra poesia, fiaba, cantautorato e pop music; un punto di vista, una speranza, un porto sicuro, affollato da quanti non vogliono arrendersi al brutto ed hanno scelto di aggrapparsi con tenacia alla propria fantasia: l’altra chiave, assieme alla ragione, che ci permette di decifrare in Mondo avvicinandoci al significato più intimo delle cose, nonchè ad una visione d’insieme a misura nostra.
Il disco è accompagnato dal libro illustrato da Dario Ballantini, ma va detto che oltre alla musica ed all’illustrazione, è proprio il cinema ad emergere prepotentemente in Mondonovo (che del resto è il nome di un antico strumento ottico del precinema): dunque una narrazione per immagini in movimento, per merito dei bei testi di Annalisa Boccardi, che senza sosta mette in successione immagini e scene, ma grazie anche alle musiche che assecondano con attenzione l’andamento emozionale del racconto, ed infine alla voce di Edoardo Bacchelli, che canta come raccontasse una fiaba.
Stimolante il livello poetico e simbolico dei testi, che parte da immagini che richiamano leggende e miti popolari – principesse, elisir, missioni da compiere ed incantesimi da spezzare, rane canterine, foreste, Shangri-la… – giungendo a parlare delle vite di ognuno, accennando anche a temi etici, educativi, psicologici, interiori.
L’elettronica contribuisce a creare melodie dense, ariose, eleganti che spesso guardano all’electro ed alla new wave, con bassi molto presenti che donano continua tensione, e batteria elettronica sostenuta che conferisce vivacità ad un disco che mantiene brio pop e cantabilità.
Abbiamo scritto più su che Mondonovo è un lavoro coraggioso, perchè senza remore racconta una fiaba, gesto ormai rivoluzionario che in allegria crea fastidio e diffidenza, mettendoci in crisi, ma dandoci anche una speranza.
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autore: Fausto Turi