Dopo un demo dal titolo “Breakfast” ecco arrivare il Lunch, titolo che auspica una trilogia gastronomica nei lavori discografici di questi cinque b-boys dalla provincia di Napoli. In effetti Torre del greco, in passato, ha espresso altri generi musicali ed è conosciuta ai più come la città più rock della Campania (vedi negli anni novanta la quantità enorme di musica live che ci circolava) mentre con loro si scopre che tra i giovani corallini pulsa forte un cuore black.
I Funky Pushertz sono Boom Buzz, Kayaman, Mastuonzò, Reddog e Tonico 70; il loro credo è il funk, il soul mentre l’hip-hop sembra quasi solo un mezzo per esprimere in rime i testi strettamente in dialetto. Un disco suonato molto bene con grossi riferimenti al reggae (non è un caso visto che alcuni componenti fanno parte del soundsystem Torreggae), e testi taglienti e ironici anche se da questi trapela una fortissima identità provinciale che sminuisce il lavoro.
Non credo che l’autocompiacimento o addirittura il racconto di aneddoti di quartiere siano d’interesse nazionale, sono cose che accadono in ogni parte del mondo e la capacità di rima dei nostri dovrebbe portarli ad affrontare tematiche più concrete fatte di sangue-sudore-vita vissuta con difficoltà, e sono sicuro che l’esperienza di vita dei ragazzi non sia da meno di grandi come Co’Sang e Sangue Mostro. Insomma uscire dal ghetto, un ghetto auto costruito, quindi dorato, dove ci si piange/ride addosso e si crea il flow per la stretta cerchia di amici.
Tonando alla musica i featuring di Morfuoco, Ganjafarm e Ramtzu impreziosiscono il disco, i brani di maggior spicco sono la hit “A carn’ a sott’ e i maccarun’ a copp’” (molto bello il videoclip), “Dieci”e “Wicked Boys” mentre le ottime basi, che sono suonate da una backing band in carne ed ossa, sono di pregevole fattura. Servirebbe solo il colpo del KO, una serie di brani che ce li dipingessero come band matura e consapevole delle proprie potenzialità. Non ci resta che aspettare il prossimo lavoro perché siamo sicuri che potranno dire ancora molto dando la definitiva spallata al mondo rap nostrano.
Autore: Mauro Pietra