Reduce dalla stimolante Exchange session al fianco di Steve Reid – libere improvvisazioni electro-percussive pubblicate in due volumi dalla Domino – Kieran Hebden aka Four Tet veste adesso i panni del dj e compilatore come già gli era capitato di fare nel 2004 per la collana Late Night Tales. In quell’occasione una scaletta che spaziava con disinvoltura da Koushik a Max Roach, da Terry Riley ai Gravediggaz, da Joe Henderson a Manitoba, dai Tortoise ai Fairport Convention testimoniò come dietro al producer Four Tet ci sia un Kieran Hebden collezionista curioso e ascoltatore onnivoro di jazz, dance, hip hop, rock d’annata, soul-funk, elettronica e world-music….
Un eclettismo ampiamente confermato da questo Dj-Kicks, nel quale suona del tutto naturale che il techno-beat plasticoso di Syclops germogli improvvisamente nella dolcezza vocale di Curtis Mayfield o che il balletto lisergico dei Gong finisca per compattarsi nel rhyming serrato di Showbiz & A.G.
Ma è soprattutto nella notevole sequenza dalla quarta alla decima traccia che Kieran Hebden dà prova di essere un esperto cacciatore di scampoli ritmici andando a frullare in appena 14 minuti il jazz-funk anni Settanta di Heiner Stadler, la disco-music del pioniere Gary Davis, il prog-rock dei francesi Heldon, la tech-house di So Solid Crew ed Afuken, il folk tribale degli Animal Collective e il rap dei Madvillain remixati da Madlib.
L’inedito firmato dallo stesso Four Tet – una “Pockets” ricca di sfaccettature psichedeliche – è la classica ciliegina sulla torta di un volume Dj-Kicks tra i migliori dell’intera serie.
Autore: Guido Gambacorta