Una delle band emergenti più interessanti di questo periodo sono sicuramente i B.Blast, gruppo di Perugia, formato da Gerardo Caposlini alla voce e al sampler, Lorenzo Caposlini e Patrizio Quattrocchi alle chitarre, Euro Ribigini al basso e Giacomo Cyro Cenci alla batteria. Il gruppo umbro ha esordito con un disco omonimo, registrato presso il Red House di Senigallia, pubblicato dalla Elevator e distribuito dalla Jestrai, nel quale si esprimono con un crossover-hard rock-metal-rap cantato rigorosamente in un italiano, deliziato dalle ottime doti vocali del cantante, Gerardo Caposlini che abbiamo intervistato.
Da quanto tempo vi siete formati?
Il gruppo è rinato con l’attuale formazione nel settembre 2000, in seguito all’uscita dell’ EP “Secondo me…”. Nella vita precedente del gruppo, avevamo un altro nome, altre esigenze, altre pretese. Diciamo che il nostro vero punto di partenza è stato il 2000.
Quale genere suonate e perchè?
Quello che suoniamo è una prova, un esperimento. Il nostro intento è quello di vedere se tante cose, possano suonare con la stessa armonia sfiorando a momenti il contrasto. Pochi anni fa ci piaceva definirci elettro-new-cross-over-me….mha!!!!! sicuramente era una definizione troppo lunga, troppo difficile. Ora tra le tante definizioni che ci appioppano ne abbiamo scelta una, ExperiMetal Rock. Forse così riusciremo a dare un’idea più chiara a chi non ci conosce. Anche se, noto tra la folla dei tanti gruppi che incontriamo nei concerti in giro per mezza italia, che la definizione del genere sta perdendo la sua importanza. Sembra quasi che in italia si suoni solo Indie, Metal, Pop e Jazz….ma è così?
Qual è il vostro background musicale?
Tutti e 5 veniamo da esperienza diverse, da ascolti di musica completamente differenti: si va dalle cose più particolari, “Faith no More” e tutte le creazioni di Mike Patton, Area, Zappa, Nick Cave, Capossela, Quintorigo, fino a cose più classiche, Metallica, Pantera, Death, Iron Maiden, Hendrix, Zeppelin, Ramones, passando per gruppi contemporanei come System Of a Down, Battles, Korn, Rage Against the Machine e gruppi italiani come C.S.I., Marlene Kuntz, Estrema, One Dimensional Man, il Banco …..solo per citarne alcuni, ovviamente!
Spero che nelle nostre canzoni ci sia almeno un pezzetto di tutto questo.
La cosa che ci tiene molto uniti dopo tanti anni è che musicalmente siamo nati con i B-Blast , per 3/5 di noi è stata la prima esperienza con una band e ci ha permesso di crescere con uno strumento in mano. Qualche variazione, perfezionamento in corso, ma io, Lorenzo e Patrizio ci siamo dal principio. Poi con l’entrata di Cyro e Roberto ci sono stati dei grossi salti in avanti.
Come presentereste il vostro recente lavoro ad un neofita di musica?
Semplicemente in B-Blast, il nostro nuovo omonimo CD, siamo noi che portiamo in tavola la nostra musica. Senza compromessi, limiti e paure.
A prescindere da quello che è, senza trovare una giusta definizione o un giusto modo per presentare questo CD preferirei invitare tutti ad un primo ascolto e poi magari anche ad un secondo per poi vedere l’effetto che fa. Ci incuriosisce molto il post, scriveteci fateci sapere. Siamo pronti a tutto. B-Blast è quello che siamo, come suoniamo, tutto quello che ascoltiamo. Dentro ci sono storie, esperienze, banalità, libri, film, canzoni, poesie, ritmi, rumori….
Siete soddisfatti del lavoro fatto in studio?
Abbiamo sempre apprezzato la professionalità, la serietà e la dedizione del Red House Recordings dove abbiamo avuto la possibilità non solo di registrare, ma di imparare e vivere pienamente a contatto con la musica, durante tutta la giornata all’interno della CasaRossaStudio ( si, perché lì si suona, si mangia, si beve, si dorme, si scherza, si parla…). Esperienza che aiuta a comprendere meglio la musica a 360 gradi. Siamo rimasti colpiti da come certe strumentazioni, tipiche degli anni ’70, possano dare calore e colore ad un suono. David Lenci, Antonio, Andreas e Mano sono riusciti ad entrare nelle nostre canzoni intuendo subito le giuste sonorità. In un certo senso ci hanno aiutato a capire i nostri brani e ci fa molto piacere che l’esperienza con loro non è terminata con la registrazione ma va avanti dimostrandoci che continuano a credere nelle nostre idee e nel nostro modo di fare musica. La sinergia tra la registrazione al Red House Recordings, la produzione di Elevator Records e la distribuzione di Jestrai ci fanno sentire sempre più orgogliosi di portare in giro la nostra musica, quella dei B-BLAST.
Che tipo di gestazione ha avuto il disco?
Diciamo abbastanza lunga. Ma non solo per creare la sostanza, le canzoni, ma anche perché per B-Blast avevamo deciso di non accontentarci ma di fare uscire il CD una volta trovata una produzione ed una distribuzione. Sapevamo che da qualche parte qualcuno avrebbe scelto di sostenere il nostro progetto ed infatti così è stato. L’opportunità che Elevator Recors ci sta dando è molto importante, considerando la situazione attuale musicale in Italia ed anche il fatto che noi non suoniamo Pop o semplice Rock, ma forse qualcosa di un po’ più difficile al primo ascolto. Per raccontare B-Blast il nostro nuovo Cd, partirei dall’Ep che abbiamo fatto uscire nel 2005, InsidiosoAscoltoDellaMusica. Da questo abbiamo iniziato una ricerca introspettiva del nostro modo di fare musica, cercando di capire le nostre idee per lasciarle integre senza apportare molte variazioni per renderle più orecchiabili, o meglio ascoltabili. Mettere in musica quello che abbiamo dentro senza limiti o paure di come posa suonare o dissuonare. Per la stesura delle nuove canzoni abbiamo fatto un po’ la stessa cosa, continuando sulla stessa strada, quella che probabilmente ci lascerà sempre in cammino con la musica, senza fermarci mai anche nel dopo B-Blast. In più c’era quel pizzico di maturità, esperienza e professionalità accumulata in questi anni. Siamo soddisfatti e probabilmente già pronti per nuove cose. Vedremo quello che ci riserverà il progetto B-Blast, si perché prima di tutto stupisce sempre noi stessi quello che suoniamo!
Avete già pronti dei nuovi brani?
Qualcosa c’è in cantiere, diciamo in via di definizione. Forse caricheremo presto su myspace qualche idea. Per il momento ci siamo divertiti riadattando qualche cover che ci piaceva suonare. Pensate a Capossela, Brucia Troia fatta dai B-Blast. Sembra un pezzo scritto per noi, ci piace e non manchiamo mai di farla ai concerti.
Qual è la vostra modalità di comporre i brani?
Molto semplice e naturale, in sala prove nasce di solito prima la musica e poi di conseguenza vengono fuori le parole portate dalla melodia e dalle sensazioni trasmesse dalle note. Ci è successo anche di musicare dei testi scritti al di fuori dei B-Blast e penso che in futuro possa di nuovo accadere. Ci interessa parecchio e ci piace molto collaborare e condividere musica ed idee.
Perché vi siete affidati ad un’etichetta indipendente?
Per la musica che proponiamo, cercare subito una major sarebbe stato uno spreco di energie. Pensiamo che ogni musica abbia dei suoi canali per diffondersi meglio. Per noi, in questo momento ci sta più a pennello il panorama indipendente ma per il futuro non lo so, si vedrà che cosa faremo, quello che suoneremo, quello che ci inventeremo. L’esperienza dell’auto produzione l’abbiamo provata con il precedente lavoro “InsidiosoAscoltoDellaMusica”. Ci ha dato i suoi frutti ed era precisa per questo lavoro, però avere una produzione che ti appoggia è ben diverso.
Come vedete il futuro del mercato discografico?
Ci piace credere ancora nel CD, nel formato digitale ricco di contenuti non solo musicali ma anche grafici. Ci piace il book che si trova negli album, l’idea della copertina. Un lavoro così concepito non è solo musica ma porta con se qualcosa di più artistico! Però non possiamo fare finta che ormai la musica oggi gira in mp3 e che bisogna stare dietro con i tempi. Riuscire a trovare un equilibrio non sarebbe male, tipo lasciare liberi 2 o 3 brani da scaricare o da compare e poi diffondere l’idea che il lavoro di quel gruppo non finisce lì, ma si sviluppa nel l’intero CD con copertina, book e tanto altro. Per esempio, oltre ad aver scelto un prezzo onesto per B-BLAST abbiamo inventato un involucro molto particolare in cui vendere i nostro CD e che colpisce subito all’occhio.
Potrebbe essere un modo per dare al CD ancora più importanza.Autore: Vittorio Lannutti
www.b-blast.it