Ad un lustro esatto dal loro omonimo disco di debutto, tornano a far parlare di loro i lombardi Vedda Tribe. Cinque anni di silenzio durante i quali Filippo Guerini, Mauro Pamiro e Flavio Leva hanno conservato il loro stato di alterata lucidità stimolando continuamente le proprie terminazioni nervose con abbondanti scariche progressive. A cavallo delle proprie visioni, i Vedda Tribe attraversano il mondo del Re Cremisi per raggiungere una dimensione atemporale, là dove prog-ressioni di synths si cristallizzano in vibrazioni cosmiche (“A monkey’s arm”, “Better try”) o si liquefanno in nebulose psichedeliche (“Changes III”, “Coda”). Il guru Allen Ginsberg guida il cammino del trio fino all’orlo del nulla: è il vuoto, la totale assenza di gravità celebrata nella conclusiva “Good night to the players”.
Il marchio dietro il cd è quello della trevigiana Lizard, etichetta specializzata in scoperte, scorpacciate e goduriose scopate scandite da suoni folli ed impossibili. Artrockpsychfreejazzcorenoiseprog : eccovi servita una bella definizione per abbracciare tutto il catalogo della Lizard (www.lizardrecords.it). Buon ascolto, buon viaggio e buona notte al secchio!
Autore: Guido Gambacorta