Riformulare e trovare una nuova via al trip-hop non è facile. Tuttavia, gli Shijo X ci hanno provato e hanno ottenuto ottimi risultati. “…if a night” è il loro secondo album, nel quale la band si è ingrandita, grazie all’innesto di un bassista e di un batterista.
Il trip-hop degli abruzzesi, di stanza a Bologna, attinge molto da certo pop melodico sperimentale, a partire da quella Beatrice Antolini con la quale lo stesso tastierista del gruppo, Davide Verticelli, ha suonato a lungo.
In ogni caso il gruppo non è derivativo dato che la stessa vocalist, Laura Sinigaglia ha una sua personalità, con ottime doti vocali, che le permettono di passare senza problemi da parti melodiche ad altre aggressive, passando per il be-bop.
L’altro elemento importante che utilizza il gruppo, infatti, è proprio il jazz; chiaramente si tratta di quello più frizzante e movimentato e meno masturbatorio.
Le evocazioni jazz, che ben si sposano con le tendenze trip-hop, sfumano i pattern ritmici ossessivi in favore di melodie accattivanti seppure sperimentali e con cambi di registro stilistico che non spiazzano l’ascoltatore ma lo accompagnano tra momenti pulsanti e sensuali (“In (the) Moskow”), rarefatti e allo stesso momento densi (“Bad bed”) e crespi (“Zabriskie’s point”).
Autore: Vittorio Lannutti