Strutture sonore a fuoriuscire da un’enfatica sensibilità che si trascina per mezzo della sincerità musicale di un’artista che meriterebbe di essere maggiormente evidenziata.
Diana Tejera si rivela senz’altro musicista di grande talento e cuore; la sua semplicità spiazza ogni criterio di pregiudizio inutile, colpendo d’impatto l’impatto stesso, e scaraventando i sensi in viaggi melodici di malinconiche realtà invisibili, eppur pragmatiche e percettibili. Nessuna sbavatura, non delusioni, ma eleganti conferme stilistiche, nell’eco di una luminosa personalità che eloquente
sorvola i soliti stereotipi musicali ed arriva lì, dove è possibile ascoltarne le verità e rimanerne incantati. Piacevolmente inusuali, le metriche dei testi: rime inesistenti addolciscono inaspettatamente i suoni e fanno della musica un soffice richiamo d’emozioni a forma di parole. A sprofondare in uno di quei rari mondi rimasti ben nascosti, laddove nessuno può contaminarli di grigie sfumature per farne musica comune. Tejera è cantautrice di singolare creatività, e ritrova nella chitarra il suo sfondo ideale, strumento di sogni e sottofondo costante di realtà da condividere con un pubblico che senz’altro non vedrà deluse le proprie aspettative. Quest’album va vissuto tutto d’un fiato, senza esclusione alcuna di testi o brani. Vortice d’inesauribile pathos concentrato in un equilibrio musicale d’istinto brillante e disinvolta libertà. Distanze è il mondo di chi vorrà vivere suoni d’amore e lasciarsi piacevolmente annegare da acque lontane.
Autore: Gabriella Stufano