Dando voce a uno straordinario sforzo volto a ispirare pace attraverso la musica e di mettere in contatto musicisti di tutto il mondo, inclusi quanti vivono in realtà conflittuali, Hear Music ha pubblicato Playing For Change – Songs Around the World.
Lo speciale CD+DVD, distribuito nei centri Starbucks in USA e Canada e nei negozi di dischi nel resto del mondo, contiene un CD con dieci tracce e un DVD con sette, cinque delle quali sono versioni “live” in video di altrettante canzoni.
Nel DVD si trovano anche il trailer di un documentario di prossima pubblicazione e informazioni di vario genere, il tutto dedicato alla PFC Foundation.
Già vincitore di Grammy®, il produttore/tecnico del suono Mark Johnson ha viaggiato con il suo team di Playing For Change per un decennio, guidato dalla passione per l’idea di unire il mondo attraverso la musica.
L’ambizioso percorso li ha condotti dal Sud Africa del dopo-apartheid passando per i le antiche strade del Medio Oriente, fino alla remota bellezza dell’Himalaya e oltre. Grazie a innovative attrezzature digitali portatili, la squadra PFC ha filmato e registrato più di 100 musicisti, in larga parte all’aperto in piazze, parchi, strade (spesso sterrate) e villaggi.
Ogni performance ripresa creava un nuovo mix in cui in sostanza ogni musicista interagiva con gli altri, a dispetto della distanza di centinaia o migliaia di chilometri che separava gli uni dagli altri. In una recente intervista al fondatore di PFC Mark Johnson, Bill Moyers (PBS) definiva Playing For Change un notevole esempio del “semplice potere che ha la musica di toccarci nel profondo, e di trasformarci”.
Alcuni momenti magici:
– lo Omagh Community Youth Choir (Irlanda) che canta “Love Rescue Me,” scritto dagli U2 e Bob Dylan.
– i musicisti di strada statunitensi Roger Ridley e Grandpa Elliot che intragiscono con Clarence Bekker (dall’Olanda) e una schiera di musicisti in Russia, Spagna, Venezuela, Francia e Brasile sulle note del classico di Ben E. King/Leiber & Stoller “Stand By Me”.
– una fantastica versione del classico di Marley “War/No More Trouble”. La traccia (anche video) include musicisti da Congo, Israele, India, Irlanda, Sud Africa, Stati Uniti, Zimbabwe e Ghana, insieme con Bono e (in filmato) lo stesso Bob Marley.
– anche un altro classico di Marley, “One Love”, è stato una scelta pressoché obbligata per i produttori: vi figura Keb’ Mo’ insieme con musicisti da India, Israele, Nepal, Sud Africa e Zimbabwe.
Stesso cast per le altre tracce: “A Change Is Gonna Come” di Sam Cooke, “Talkin’ Bout A Revolution” di Tracy Chapman e “Biko” di Peter Gabriel.
La proficua relazione fra Playing for Change e Hear Music è stata facilitata dal leggendario produttore televisivo Norman Lear, coproprietario del Concord Music Group, il quale ha creato l’etichetta Hear Music con Starbucks nel marzo del 2007.
Constatato lo stato di necessità e indigenza in molti fra i posti in cui venivano realizzate le incisioni, PFC ebbe l’ispirazione per il varo di una PFC Foundation, che mette a disposizione i mezzi – segnatamente attrezzature, tecnologia, strumenti musicali e corsi di studio – ai musicisti e alle loro comunità. La Ntonga Music School in Sud Africa, che ha aperto i battenti nel gennaio di quest’anno, è il primo progetto ultimato dalla PFC Foundation.
Sempre nel 2009 è previsto il varo del secondo progetto, il Mehlo Arts Center a Johannesburg.
Playing for Change ha sede a Los Angeles.
Autore: red.
www.PlayingForChange.com