Murcof, al secolo Fernando Corona, messicano di Tijuana, è senza dubbio tra i più interessanti, coraggiosi ed eleganti produttori di musica elettronica in ircolazione. La sua instancabile ricerca sonora l’ha portato ad esplorare territori musicali tra i più disparati, fino a spingersi in progetti assolutamente “inediti” per un musicista solitamente associato ad una musica, quella elettronica, ovviamente considerata come qualcosa di assolutamente “contemporaneo”. E’ il caso di questo “The Versailles Sessions”, disco da considerare un po’ come “progetto a sé”, che spinge Murcof a cimentarsi con la musica barocca francese del XVII secolo.
Il disco nasce infatti in seguito al lavoro commissionatogli per creare uno “sfondo sonoro” per l’inaugurazione dell’allestimento della fontana nel Jardin du Roi nei giardini di Versailles, durante l’edizione 2007 di “Les Grandes Eaux Nocturnes”, festival annuale di suoni, luci ed acqua nella splendida cornice dei giardini della reggia.
Le sei composizioni preparate ad-hoc e poi racchiuse in questo disco nascono tutte dalla registrazione di strumenti “d’epoca” (come clavicembalo, viola da gamba, flauto e violino) e della voce di un mezzo soprano. Le fonti sonore utilizzate sono quindi rigorosamente analogiche, e solo in un secondo momento processate dalle macchine di Corona, che riesce perfettamente a fondere due mondi apparentemente inconciliabili in un lungo, omogeneo percorso sonoro, senz’altro affascinante, ma sicuramente non proprio facile da “digerire”. Gli eterei tappeti sonori, in cui s’inseriscono gli strumenti acustici o la voce della cantante, saranno stati magnifici in un contesto audio-visivo, ma sicuramente non costituiscono un’esperienza “facilmente” godibile tra le mura domestiche.
Un disco che può risultare davvero estenuante, e che sicuramente non è da consigliare a chi si voglia avvicinare per la prima volta alla musica di Murcof. Allo stesso tempo, un documento interessante, che troverà senza problemi i suoi estimatori. Chissà cosa avrebbe pensato Luigi XIV della performance del barbuto artista messicano…
Autore: Daniele Lama