‘Sunny Childhood’ che apre questa raccolta di sei brani rappresenta un varco spazio-temporale che fa da ponte tra Elliott Smith e Neil Young, semplificazione forse fin troppo eccessiva ma che ben lascia cogliere le intenzioni musicali di Gaetano Di Sarno/Guy Littell (pseudonimo utilizzato per amore della scrittura di James Ellroy). Melodie che difficilmente si dimenticano già dai primi ascolti e che suggeriscono caldi e nostalgici paesaggi sonori pieni di rifrazioni westcoastiane alla America o Simon & Garfunkel. ‘Still Missing’ apre e chiude con bave di chitarra elettrica del bravo Raffaele Pisacane che possono ricordare qualcosa di gusto grunge, del più acustico e psichedelico però! ‘Everything’s Alright’ e ‘Ask The Night’ rivelano poi aromi folk-rock britannici dei ’70 a completare il quadro delle influenze del nostro e a testimoniare grande sensibilità e cognizione – a dispetto della giovane età – nei confronti dei ‘classici’ e riuscendo a non essere mai direttamente derivativo grazie ad una resa spontaneamente ‘indie’ dei brani in questione. La produzione implicitamente lo-fi non inficia sulla purezza cristallina delle melodie e non devia l’attento ascoltatore o lettore verso improbabili lidi di canzoncine abbozzate; ne è prova ‘I always Try’ di disarmante bellezza, prospettiva di grandi cieli americani intravisti dal Vesuvio. Una boccata d’aria pura, un ascolto solare e al contempo intimo e notturno per quest’inizio di annus horribilis vi saranno regalati, se volete, su www.myspace.com/guylittell.
Autore: A.Giulio Magliulo