Dedichiamo il nostro “A pranzo con Babette” ad un capolavoro della cinematografia italiana: “Cadaveri Eccellenti” di Michela Aprea.
Firmato d Francesco Rosi il film trae spunto dal racconto “Il contesto” di Leonardo Sciascia. Attualmente è disponibile nel catalogo di RaiPlay. Realizzato nel 1976 l’opera conquistò due David (miglior film e miglior regia), un Globo d’Oro (miglior film) e una Grolla d’Oro (miglior regista nel 1976. In un paesino immaginario dell’Italia meridionale si assiste all’uccisione di alcuni magistrati. Ad indagare sul fatto è incaricato il commissario Rogas (Lino Ventura). Emergono le trame di un complotto che coinvolge Politica e Finanza. Una realtà tanto scomoda da rendere preferibile la menzogna. «La verità non è sempre rivoluzionaria» dirà Cusano (Luigi Pistilli) sul finale. Lo scenario è quello dell’Italia del 1970, scossa dai movimenti studenteschi, dalla contrapposizione tra poteri politici e dalle spinte eversive che attraversavano il paese. “Era un periodo di cadaveri eccellenti” dirà Rosi in un’intervista, difendendo la sua scelta sul contestato titolo.
Il racconto di Sciascia, quando apparve nel 1971, venne accolto dalla critica con malcelato imbarazzo. La sua trasposizione ha sancito la collaborazione di Sciascia e Rosi. Le riprese sono state realizzate tra Palermo, Roma, Napoli e Lecce. Nel cast insieme a Lino Ventura anche il regista Florestano Vancini, il poeta Alfonso Gatto e Max Von Sydow, indimenticabile protagonista del film di Bergman “Il settimo sigillo”. Alla sceneggiatura hanno contribuito insieme a Rosi, Tonino Guerra e Lino Iannuzzi. La scenografia è stata curata tra gli altri da Renato Guttuso e Mario Schifano insieme ad Andrea Crisanti. La fotografia è di Pasqualino De Santis, il montaggio di Ruggero Mastroianni, le musiche di Piero Piccioni e Astor Piazzolla.