Strettamente ancorati al hard rock che affonda le radici nel sound prodotto dai primi Black Sabbath, questo quartetto di Cagliari pubblica il suo secondo lavoro sulla lunga distanza. Se il punto di vista sono le radici del rock più duro, l’approdo è quello dello stoner, mentre il passaggio di mezzo è segnato dalla psichedelia hard.
Il disco si apre con il metal-stoner impetuoso della title-track e già ci fa capire in che direzione vogliono andare i sardi. La successiva “Spiders” è un granitico rock-psichedelico che si avvicina molto ai migliori Queens Of The Stone Age, brano che fa il paio con “Cannibal supernova”.
Nonostante il titolo “The river” è assolutamente lavica. I due brani finali deviano leggermente dalla strada maestra, in quanto gli Elepharmers si spostano sulla ballata, che sia un dichiarato amore agli anni ’70 e in chiave acustica “Of mud and straw”, che sia lisergica. Ovviamente è tutto rigorosamente strumentale!
https://www.facebook.com/elepharmers
autore: Vittorio Lannutti