Serata ricca di suggestione al cospetto di una sala sorprendentemente sold out che accoglie nella città Irpina l’attesissima tappa meridionale del tour “Flotus” che in poco più di un mese ha toccato le piazze prestigiose del vecchio continente.
Kurt Wagner, in arte Lambchop, pur vantando una discografia invidiabile infoltita da successi mainstream, spolvera la nuova veste del suo collettivo, coraggiosamente proiettato oltre la barriera del folk, arricchito da nuove sonorità elettroniche (vocoder a manetta rigorosamente associato alle intonazioni della sua voce baritono) mentre la retrospettiva sui vecchi successi alt-country, legati alla scena musicale di Nashville, fanno da cornice per celebrarne l’appartenenza.
Le ultime “NIV”, “In Care 8675309” (riconosciuta ed attesissima in sala), insieme a tanti successi “Up With People” arrangiati su delicati accompagnamenti delle soluzioni strumentali che animano i brani, catturano le emozioni del pubblico allacciato ad un filo elettronico (dipanato sin dalle prime battute) che va in vortice ad abbracciare la strumentazione acustica e sfocia in melodie intime e ricercate su dolci arpeggi di chitarra e note di pianoforte, degnamente ospitate nel teatro del Conservatorio, un edificio ricostruito grazie ad una donazione del Governo Americano, in memoria del disastroso sisma che colpì la provincia di Avellino nell’80.
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autore: g.ancora