La terra, i bovini, il letame, la natura, il ciclo biologico, la vita. In fondo se l’uomo è ciò che mangia lo deve innanzitutto alle zolle di terra calpestate dai bovini e coltivate per ortaggi, frumento e frutta. Dietro il progetto Zolle c’è il bisogno di sentire il filo diretto con la materia prima della nostra vita.
Gli Zolle sono un duo formato da Marcello (Lan e MoRkObOt) alla chitarra e da Stefano alla batteria, che in due mesi dalla nascita ha registrato questi dieci brani, nei quali hanno dato il loro contributo Urlo degli Ufomammut e Roberto Rizzo (Quasiviri e Runi).
Le tracce sono tutte interamente strumentali, nelle quali emerge una gran voglia di suonare in maniera tosta, quindi hard e metal a tutto spiano, senza mai dimenticare la lezione dell’indie-rock degli anni ’90, vale a dire quello del noise e delle geometriche linee del math rock.
Narrativo e caldo jazz deviato e new wave cruda per lo splendido “Bats Feet For A Widow” di Bingo Fury (Jack Ogborne)
Esistono dischi che trasmettono un senso di intimo mistero già dalla copertina; così è stato per me la visione di...