Dal post rock al jazz tropicalista, passando per il Giappone il passo è stato breve per Doug Scharin, batterista che ha militato in vari gruppi tra i quali i June of 44 ed i Codeine. Almeno un aspetto positivo la globalizzazione ce l’ha, vale a dire le più insospettabili contaminazioni e collaborazioni musicali. È quello che è avvenuto con questo disco. Dietro il nome Him, infatti, si cela Scharin, che con un gruppo di musicisti giapponesi, di area jazz, ha prodotto nove perle musicali, che hanno il pregio di rilassare e di incantare. Con “H” sembra di stare eternamente in vacanza e ci si dimentica dei ritmi frenetici che la stessa globalizzazione ci impone, spesso dilatati e sicuramente avvolgenti. Il sound di questo disco è reso in diverse occasioni tribale, ma non aggressivo, grazie alla struttura afro-caraibica jazzata che pervade tutto il lavoro. Dato che siamo a ridosso di Natale, vi consiglio di regalare e di regalarvi questo disco, se cercate un sound in grado di distendere i nervi.
Autore: Vittorio Lannutti