Da Melbourne il rock analogico dei Rocket Science che con sinth e theremin in prima linea avvicinano il garage-beat dei sixties alla new wave più trasversale, senza nascondere una chiara origine punk. Per semplificare (o complicare) le cose immaginare i Mudhoney del terzo periodo (quelli meno guitar-oriented) ed altri campioni di ‘weirdness’ come Make-Up e Brainiac in una improbabile quanto vera quadriglia con Talking Heads, Pere Ubu e Stranglers. Un disco che farebbe quei venti minuti di party davvero grandi; un’ alternativa al garage del momento ultrapompato dai media che proprio non riesce a perdere quell’aura di costruito. Inclusi i video di ‘Being Followed’, ‘One Robot’ e ‘Run Like A Gun’, i brani più trascinanti del cd.
Autore: A.Giulio Magliulo