Dopo aver militato a lungo, agli inizi degli anni novanta, in band del filone indie grunge quali gli Eugenius, e passato in trasferta attraverso i Vaselines e i BMX Bandits, Eugene Kelly ha collaborando inoltre con un caleidoscopico ambiente di cantautorato di vario genere: artisti quali Johnny Connolly, David Scott, Isobel Campbell… assorbendone, probabilmente, una preferenza tale da trasformarla in un personale progetto sperimentale di quattro tracce: un piccolo progetto, non per questo insignificante. Si preannuncia, infatti, quello che forse aspira ad essere il santone di un nuovo country blues lustrini e perline, non certo intriso di quel mondo fumoso che solitamente il genere suggerisce attraverso i testi. L’ep infatti è prodotto, a mio avviso con non poco senso ludico, dalla Geographic, dove Eugene Kelly si cimenta in scanzonate ballatucce folk con un arrangiamento vocale che ha del “dilettuoso”, infatti il risultato è originale, sembrerebbero i Belle & Sebastian vestiti di tutto punto da cowboy alla moda!
Il tono vocale è soave, speranzoso, non c’è nessun tipo d’amara rugosità country, accompagnato da un’armonica in re maggiore, chitarra acustica, chitarra elettrica e pianoforte, si riesce ad intravedere qualche riverbero di un organuccio dal sapore hippy, ma l’alone è leggero ed impercettibile: viene utilizzato solo nelle prime due tracce al fine di contornare la batteria.
Scanzonata per scanzonata personalmente la mia preferita è la seconda traccia, “The Healing Power of Firewalking”, dove il sapore più vivamente country è messo da parte lasciando persino intravedere una voce meno mielosa ed un accenno alla Folk Implosion in dichiarazione d’amore. Staremo a vedere.
Autore: Lorenza Ercolino