Stefanie Bohm e Micha Acher si ritrovano per dare vita al progetto Ms. John Soda. Pulsazioni elettroniche dei programmi di Micha, la voce angelica di Stefanie ci accarezza e ci lancia in un sogno elettro-bucolico.
Tutto ciò crea un turbine di emozioni così piacevolmente contrastanti che vorresti non finisse più.
Qual’ è l’elemento che tiene insieme il progetto “Ms. John Soda”?
La musica che produciamo
Qual’ è il punto di partenza del progetto Ms John Soda?
Io ho iniziato il progetto Ms John Soda come un progetto solista nel 1997, ma mi resi conto immediatamente di avere bisogno di qualcuno al mio fianco. Infatti preferisco produrre musica insieme ad un’altra persona per avere maggiori influenze. Avevo già suonato con Micha in una band chiamata Ogonjok e avevamo sempre pensato di metterci a fare musica insieme. Cosi iniziammo a scambiarci pezzi e subito realizzammo la prima registrazione e decidemmo di mantenere il nome MS JOHN SODA per il nostro progetto. E questo è tutto!
Cosa vi proponete di esplorare con questo “matrimonio musicale”?
Abbiamo scoperto di avere entrambi la stessa idea di suono per il nostro progetto. E’ importante per noi per creare umori particolari ed emozioni con la nostra musica e portare insieme molte piccole cose e dettagli in una canzone. Cosi ogni piccolo elemento ha il suo posto e tutti insieme formano
un sound speciale che comunque tocca e colpisce l’ascoltatore
Suoni di video games e strumenti strappati alle orchestre convivono nel vostro progetto. Come avviene questa alchimia? Da quale dei due elementi partite per la realizzazione di una brano?
Entrambi scriviamo e registriamo pezzi o appunti musicali a casa e poi ce li scampiamo in modo che l’altro possa farne quello che vuole. Cambiamo l’idea iniziale per un certo numero di volte fino a quando non piace ad entrambi. Attraverso tale procedura, noi riusciamo ad accrescere sempre di più la gamma dei nostri suoni e strumenti fino a quando tutte queste componenti arrivano a formare un canzone, un suono preciso. Tutte le differenti parti dovrebbero costruire e suscitare un sentimento speciale. Amiamo combinare tra loro suoni molto diversi ed estremi in modo che insieme migliorino fino a diventare parte di un UNICUM , un connubio suono/canzone.
Stefanie…tu come fai a contenere la tua voce stupenda nel progetto “Couch” ? Cosa ti da artisticamente il “matrimonio musicale” con Micha?
Sono ormai 8 anni che suono con i Couch e la band è sempre stata una band strumentale. E mi piace che sia cosi. Penso che le canzoni che Couch siano migliori senza alcuna voce. Invece lavorare con Micha è molto positivo. Abbiamo entrambi la stessa idea su quale tipologia di suono vogliamo produrre ed è, musicalmente, la parte complementare per le mie canzoni e viceversa.
“Outlined View” acquisisce nei suoni la giocosità dei “Toy”, mentre nelle melodie della voce si veste di tristezza.
Sono le parole che ho utilizzato per descrivere il brano nella mia recensione di “Notes and the like”. Siete d’accordo? Chi dei due veste l’anima giocosa? E chi, invece, si fa portavoce della malinconia che trapela dai pezzi?
Quando lavoriamo alle nostre canzoni spesso le cambiamo e certe volte ci lavoriamo anche insieme nel nostro piccolo studio e alla fine ci ritroviamo con cosi tanti pezzi diversi, cosi tanti suoni. Ma la cosa importante per noi è come questi elementi, specialmente quelli più contrastanti, arrivino insieme a creare un umore particolare. Dipende sempre dall’umore di partenza dell’ascoltatore l’effetto che il pezzo avrà su di lui. Ciò che le persone ascoltano e percepiscono dipendono molto dalle circostanze. Quando noi suoniamo dal vivo una canzone, molto spesso quella è abbastanza diversa dalla versione presente nell’album. Questo perchè suonare dal vivo è una situazione , una circostanza totalmente diversa rispetto a quella durante la quale siamo chiusi in uno studio di registrazione.
Cosa ascoltati di solito? Quali pezzi ti capita di suonare spesso con i tuoi strumenti prima di andare a dormire, magari?
Prima di andare a dormire non ascolto musica. Ho bisogno di molto silenzio per addormentarmi. Ma i miei gruppi preferiti sono: The Flaming Lips, The Liars, The Books, Jel, Why?, Stina Nordenstam, Motorpsycho, Themselves, Buck 65, Duo 505, Sparklehorse, Schneider TM…
Hai mai lavorato per il cinema? Sai che i Lali Puna sono stati inseriti nella suond track de “Le Conseguenze dell’Amore” un film di un regista napoletano Paolo Sorrentino. Il film è stato presentato al Festival di Cannes nel 2004 fuori-concorso e ha avuto un discreto successo sia in Italia che all’estero. Ti è capitato di vedere il film? Come vi è parso l’uso della musica dei vostri “fratelli” Lali Puna?
Sfortunatamente non ho mai visto il film. Non abbiamo mai lavorato per il cinema prima d’ora. Ma in generale dovrebbe essere molto eccitante farlo perchè trovo interessante combinare la musica con le immagini, e in particolare poi quelle di un film.
L’elettronica che si sposa con melodie e strumenti d’altri tempi. Un ecumenismo di atmosfere e suoni che trovo eccitante. Cosa ne pensate?
Nella nostra musica noi tentiamo di far confluire influenze diverse. Cose, pensieri, immagini e suoni che noi guardiamo e ascoltiamo nella vita quotidiana.
Qual è l’obiettivo ultimo della vostra individuale ricerca musicale? Cosa ne pensate dei Sigur Ros?
Non abbiamo propositi o fini quando facciamo la nostra musica. Al momento stiamo facendo un gran numero di date e ciò ci diverte molto. Alla fine del tour vedremo cosa mi aspetta per il futuro. E’ sempre una sorpresa anche per me. Mi piacciono i Sigur Ros.
Attualmente cosa trovate di veramente rivoluzionario nel panorama musicale mondiale?
E’ una domanda difficile. Ci sono molte cose che trovo interessanti nel panorama musicale. Ma al momento niente di veramente rivoluzionario.Autore: Stefano Ferraro
www.msjohnsoda.com