E’ “Whatever People Say I Am, That’s What I’m Not” degli Artic Monkeys il miglior album secondo la giuria del Mercury Music Prize 2006.
Nessuna rivista amica, ‘nessun trucco’ ha detto il cantante Alex Turner (nella foto) salito sul podio del vincitore a ritirare il premio di 20.000 sterline (interamente donati in beneficenza).
Gli Arctic Monkeys hanno dimostrato che per arrivare al pubblico, aggirando l’industria musicale, esiste una strada alternativa, basta scrivere ottime canzoni.
Nella conferenza stampa i vincitori senza nascondere la loro emozione hanno dichiarato: “Non rispondiamo alle vostre domande perché fanno schifo”.
“Stiamo facendo un esperimento sociale per vedere se abbiamo bisogno dei media oppure no” ha spiegato il leader Alex Turner “Questo dimostra che possiamo farne a meno”.
Insomma un bel caratterino. Come sempre sarà il tempo ed il pubblico a decidere se la band continuerà a mietere successi o tornare nell’oscurità dalla quale sono partiti. Intanto la band ha cominciato a scrivere il nuovo album: “Sta prendendo forma molto bene“, ha detto il batterista Matt Helders, “Non abbiamo pressione o preoccupazione, ma non vediamo l’ora di cominciare a registrare“.
“Ci siamo evoluti come band“, ha aggiunto il frontman Alex Turner, “Ma questo non significa che abbiamo iniziato a prendere cocaina o cose del genere“.
Questi gli altri album che erano concorso al Mercury Music Prize:
• Isobel Campbell & Mark Lanegan – Ballad Of The Broken Seas
• Editors – The Back Room
• Guillemots – Through The Windowpane
• Richard Hawley – Coles Corner
• Hot Chip – The Warning
• Muse – Black Holes And Revelations
• Zoe Rahman – Melting Pot
• Lou Rhodes – Beloved One
• Scritti Politti – White Bread, Black Beer
• Sway – This Is My Demo
• Thom Yorke – The Eraser
Autore: red.
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