La reissue di Carnival, disco del 2005 della band che ha celebrato nel 2020 ben quarant’anni di attività, arriva benvoluta nel panorama musicale rock che ha dire la verità nel XXI secolo è un po’ deserto. Anzitutto perché si può ben ascoltare in Carnival che il rock alternativo vuol dire mescolanza di generi, certo, (punk e hip-hop, persino folk e metal vi sono dentro i suoni di questo disco) ma pur sempre rock puro e duro, classico, in un certo senso, perché suonato prevalentemente con chitarre elettriche basso e batteria.
Ricorda Justin Sullivan che Carnival arrivò “in un momento strano per noi. Stavamo riprendendo i nostri passi dopo la separazione da Robert Heaton, e riprendendoci dall’epoca costosa e poco soddisfacente dei metà anni ’90 di Strange Brotherhood. Carnival arrivò come un progetto diverso, concepito ambiziosamente come una nuova partnership creativa tra me e Michael Dean. Abbiamo sempre sentito che la registrazione, missaggio e master di questo disco non erano vicini al risultato che volevamo, perciò quando EarMUSIC ha proposto la reissue, abbiamo recuperato 4 B-side e l’abbiamo visto come un’opportunità di re-immaginare l’album interamente”.
E così è nata questa reissue, attorno al nuovo mixer e produttore Lee Smith, che effettivamente restituisce al disco un suono potente, militaresco (come evocato dal nome della band), serissimo e epico, quasi una militarizzazione musicale, ma soprattutto si sente una traccia forte di una caratteristica essenziale della band al di là della mescolanza dei sottogeneri, ovvero la muscolarità e la primordialità del loro sound. “Siamo consapevoli di quanto sia pericoloso per una band tornare indietro”, dice ancora Sullivan “perciò abbiamo messo una regola, cioè di non ri-registrare nulla ma lasciare a Lee le tracce originali a re-mixre. Alla fine alcune sono cambiate poco, altre moltissimo”.
Sicuramente vale la pena riscoprire questo piccolo capolavoro ri-prodotto, che esce in edizione limitata in CD con Media Book e anche in doppio LP in vinile (Gatefold Edition), per i fan appassionati.
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autore: Francesco Postiglione