Vi fanno impazzire i cantautori tutti barba e chitarra acustica? Avete sentito parlare un gran bene di Will Oldham? Allora non perdetevi l’ultimo album del suo alter ego Bonnie “Prince” Billy. “Summer in the southeast” è, infatti, l’ultimo lavoro di questo poliedrico cantautore americano a cui piace variare nome ogni tanto e che ha deciso di racchiudere alcune delle sue migliori canzoni in questo best of, rigorosamente live (registrato durante diverse date nel Southeast, ovviamente!). Certo che se vi aspettavate l’Oldham più acustico, magari, perché no, un po’ unplugged… beh lasciate stare.
La voce sporca à la Neil Young e la sua fida chitarra vi trasporteranno tra storie d’amore disperate (sussurrate e talvolta urlate) in cui Bonnie canta “Why can’t i be loved as what i am? (Wolf among wolves), Pink Nasty (la chitarrista della band) lo supplica di non lasciarla (“May it always be”), ma anche l’amore tenero dell’alba di “The break of day”. Alla religiosità di “God is the answer” segue la bellissima “Master and everyone” e ancora la dedica a un amico, anzi la richiesta di aiuto in “I see the darkness”.
È il rock sporco anni ’60 cantato da un cantautore che probabilmente non ha avuto il seguito che merita, e allora questo best live è un ottimo modo per conoscerlo e amarlo. Poi sono 68 minuti per 17 canzoni, che in tempi di magra come questi…non ci possiamo lamentare.
Autore: Francesco Raiola