Quello che avete davanti è un disco da dieci e lode. Uno di quei dischi che ti fa drizzare le orecchie al primo ascolto, e poco importa se i riferimenti a Tom Yorke e agli ultimi Radiohead sono inevitabili. Uzi & Ari è una band americana che proviene in parte dal Texas e in parte dall’Alabama e dall’Idaho. Ben Shepard è autore, compositore e cantante del gruppo e nel 2003 ha esordito con l’ep “Shaking Praising Hands”. Il primo vero album completo arriva l’anno dopo con “Don’t Leave In Such A Hurry”, dove ben evidente è l’influenza dei Radiohead (anche nella voce e nel modo di cantare). Questo “It Is Freezing Out” del 2006 contiene dieci canzoni e sembra mischiare l’immediatezza del migliore Tom Yorke con il gusto elettronico e sperimentale di “Kid A”, senza però allontanarsi dalla melodia e dai suoni puliti delle chitarre, sia elettriche che acustiche.
Un disco che potrebbe riappacificare i sostenitori degli ultimi Radiohead e i loro detrattori, dal momento che presenta momenti molto interessanti brillando comunque di una luce propria.
Elettronica, dicevamo. Ma anche indie sperimentale, melodie quasi folk, acustiche, armonizzazioni rupestri come il miglior Ryan Adams triste e bucolico; è il caso di “Soggy Snow Shoes (On The Front Porch)” o “Estella”. E poi casse in quattro quasi dance, rumori di sottofondo, sintetizzatori e qualche suono lo-fi; glitch pop insomma. Vere e proprie gemme di indietronica come “Don’t Black Out” o “Influenza”, o le perfette commistioni tra anima acustica e suono artificiale di “Trainwreck” o “Tiny House”. Un disco dove tutto sembra essere bilanciato e dosato, pieno di spunti e di armonie pregevoli che si vestono di atmosfere all’apparenza elaborate ma di fatto tremendamente efficaci e funzionali. “It Is Freezing Out” è il disco che finora Tom Yorke non è riuscito a fare. Ma non diteglielo.
Autore: Stefano De Stefano