Essere cool. Per alcuni è un dono, o meglio è un dono saperlo essere. Gli Adult. (puntino obbligatorio) ne rappresentano un buon esempio: a cominciare dal moniker (che allude, sottilmente e senza traumatico impatto, all’esclusione aprioristica di qualsiasi buonismo), passando per la struttura della line-up (Adam Lee Miller e Nicola Kuperus, un lui, gelido, alle macchine e una lei, spigolosamente maliziosa, alla voce – ed è pure fotografa…) e per il fatto di essere entrati nella musica come label managers (Ersatz Audio, 10 anni fa, e tuttora esistente) prima che come band. Fino al nocciolo della questione: un sound che si inscrive alla perfezione nella disinibita estetica sonora post punk-dance-electro clash, al punto da farsi anche remixatori per gente come Erase Errata, Faint – e anche Tuxedomoon e Bobby Conn.
Tormentone del quale gli Adult. incarnano sicuramente le istanze più oscure. Nei suoi 20 minuti di durata “D.U.M.E.” – primo lavoro su Thrill Jockey, che li ha liberati dalle incombenze autopubblicazione che l’uscita sulla loro label avrebbe comportato – molla 6 ceffoni electro-dark-punk che sanno di claustrofobia urbana e notturna morbosità, efficace esito del contrasto tra le bassissime e perverse tonalità allestite da Miller e le lancinanti vocals della Kuperus, convulsa e graffiante come un John Lydon truccatissimo e in latex nero (e con le tette, ovviamente). Un sound che deve la sua consistenza anche alla registrazione su nastro (fuck computers), illuminazione ricevuta dai due nell’incidere uno split 7” con i Dirtbombs (bisogno di presentazioni?).
Pochissime, forse nulle le variazioni al tema appena esposto: chi è dentro queste cose ne trarrà godimento senza doversi compromettere con qualche contaminazione; chi ne è fuori è molto probabile che in tale condizione voglia permanere. Ed è peraltro un tema che regge anche grazie al formato breve, ma è da vedere come Adam & Nicola riusciranno a far valere la loro coolness sulle insidie della lunga distanza e sugli interessi da corrispondere al lato “cattivo” dell’80s sound.
Autore: Bob Villani