Se avete appena venti minuti da perdere, dedicateli a questi ottimi Surf City e al loro nuovo EP appena sguainato dalla Morr Music. Josh, Jamie, Davin e Logan sono giovani musicisti dalla Nuova Zelanda, il loro merito è aver azzeccato tutte quelle trovatacce che funzionano, e che dal surf al punk portano dritti al miglior pop. Ecco i cori e le chitarre garage emancipate in arrangiamenti semplici e veloci tra registrazioni low-fi e perenni dichiarazioni d’amore al suono di strumenti vintage con la freschezza di chi attacca la spina e parte. Potrebbero quindi anche non fermarsi mai più questi ragazzi perché sono divertenti come pochi lo sanno essere oggi, mantenendo soprattutto una genuinità e una spontaneità che per gli ascoltatori sono una cuccagna. Dal momento che il pubblico vuole vedere sangue e viscere allora in questo EP sembra in assoluto di avere un mix dei migliori Jesus & Mary Chain che in organico ospitano un Brian Wilson che ha da poco scovato una nuova spiaggia non californiana, però non riuscendo a capire la new wave abbandona i fratelli Reid per unirsi ai Paviment che tra l’altro sono pure meno attaccabrighe. Solo sei brani ma venti minuti benedetti!
Autore: Luigi Ferrara