Matthew Hemerlein gira intorno al mondo e ne viene fuori un progetto, Lo-Fang ed un album, Blue Film, che rispecchia in pieno il concetto di globalizzazione ormai anche in musica. Album per tanti versi affascinante al limite dell’ipnotico – per questo esce su 4AD – Blue Film non è avventuroso come le premesse con cui è stato concepito suggerirebbero.
Le scelte di produzione omologanti del nostro tempo fanno sì che il suono liscio e levigato scivoli via nel tempo senza lasciare residui, senza offrire appigli.
E’ un prodotto pensato per il qui ed ora, per essere venduto oggi.
E nell’oggi funziona perché la giusta dose di calore condensata nella vocalità soulful di Matthew viene raffreddata da un rigore classico che sovrasta sia i beats che le declinazioni esotiche (Cambogia, Bali e Tokyo erano nel giro) qui occidentalizzate alla grande in quanto assemblate poi tra Londra e Los Angeles.
In ogni caso chi adora la programmazione notturna e piaciona a metà tra MTV e Radio Montecarlo o – per esser più chiari – chi ha sbavato per Alt-J, per Craig Armstrong e che non disdegna il moderno pop al vocoder (Gotye collabora) si rifletterà nelle movenze eleganti, sinuose e molto estetizzate di una musica tanto bella, lieve e sussurrata quanto superficiale. Come la cover di You’re The One That I Want tratta da Grease che poteva anche essere evitata.
http://lo-fang.com/
https://www.facebook.com/LOFANG83
autore: A.Giulio Magliulo