La band statunitense folk rock dei Fleet Foxes ha annunciato a dicembre l’album live “A Very Lonely Solstice”, in uscita via Anti. Si tratta in realtà di un album solista del leader e vocalist Robin Pecknold, poiché è un concerto di 13 brani tratti dal repertorio dei Fleet Foxes registrati nel dicembre 2020 presso la St. Ann & the Holy Trinity Church di Brooklyn a New York. La registrazione avvenne in pieno clima covid, da cui il titolo del disco, e infatti si legge nella nota emanata dalla casa discografica che “Gran parte di A Very Lonely Solstice mostra un focus solista su Pecknold che offre arrangiamenti acustici delle canzoni preferite dai fan che abbracciano il catalogo dei Fleet Foxes”.
I brani coprono tutti e quattro gli album in studio della band, compreso il loro album di debutto omonimo del 2008 (Tiger Mountain Peasant Song), il secondo a Helplessness Blues (con Blue Spotted Tail) del 2011 e Crack-Up del 2017 (con If You Need To, Keep Time On Me), fino alla loro disco del 2020, di grande successo, Shore, da cui in effetti sono tratti la stragrande maggioranza dei brani. Il coro della chiesa, il Resistance Revival Chorus si unisce a Pecknold nelle tracce dei pezzi di Shore Wading In Waist-High Water e Can I Believe You. Completano in disco la cover di Nina Simone In the Morning e il traditional, rivisitato, Silver Dagger.
Il disco è dunque anzitutto un live, ma anche un greatest hits in qualche modo, anche se come detto sproporzionato verso l’ultimo disco Shore. Ma è anche un disco di inediti, se per inediti si intendono le versioni rimaneggiate, in solitario acustico, dei pezzi più famosi.
Un solstizio davvero solitario, come dice il titolo del disco, quello registrato il 21 dicembre nella Chiesa di Brooklyn, e i brani lo lasciano capire visto che si sente addirittura l’eco della voce di Pecknold, considerato che c’era solo lui e la chitarra e ovviamente non c’era nemmeno pubblico.
Una celebrazione, a futura memoria, della solitudine del covid, ma non bisogna lasciarsi ingannare: se Wading In Waist-High Water e Tiger Mountain Peasant Song mantengono l’impostazione di ballad della versione originale, impreziosita nella prima track dal gospel corale del coro della Trinity Church, Sunblind già dall’intro vivace conserva la freschezza e la solarità del pezzo originale.
C’è poi la cover gioiosa e veramente fresca di In the Morning, assolutamente country e soul come da tradizione di Nina Simone, (e qui Robin fa il massimo, compiutamente, per tenere testa alla voce della gloriosa vocalist originale), e il ritmo di Maestranza, e persino Helplessness Blues che dal titolo dovrebbe promettere tristezza è in realtà esibita in una versione solare e vivace.
Non è un album cupo, insomma, anche se ovviamente è un album minimale, essenzialista: i fan apprezzeranno senza dubbio l’anima assolutamente folk della band, ora che il solo Robin suona le sue canzoni alla sola chitarra acustica, ed effettivamente sembra che le canzoni prendano nuova vita e contemporaneamente diventino definitivamente classiche, come il folk degli anni ’50 e ’60. Sembra di sentire i cantastorie dei campi del sud America come con Woody Guthrie (Featherweight) o i cowboy al falò del 1800 (Silver Dagger), o Bob Dylan nella sua fase iniziale sixties (A Long Way Past The Past), o traditional celtici (Blue Spotted Tail) fino addirittura a un semi-rock (If You Need To, Keep Time on Me). Solo I’m not your season rimane fedele all’originale, perché già acustica e minimale in Shore, mentre Can I Believe in You sorprendentemente si avvale del Resistance Revival Chorus anche per gli strumenti e quindi in chiusura si sente batteria e polistrumentismo che rendono la versione qui presente anch’essa fedele all’originale, e in chiusura “scuotono” l’ascoltatore con un rock sostenuto.
Insomma l’album scorre piacevolissimo anche se senza altri strumenti e senza nemmeno il piacere dei cori del pubblico o gli applausi tipici di un live.
Un’impresa gigantesca, insomma, quella di Robin Pecknold, di esibirsi e venire registrato senza contraltare, ma l’impresa riesce e fotografa una immagine dei Fleet Foxes inedita e gustosissima.
https://www.fleetfoxes.co/shore/averylonelylsolstice
https://fleetfoxes.bandcamp.com/
autore: Francesco Postiglione