Arbe Garbe, in dialetto friulano, significa “erba cattiva”. Questa band, in giro dal 1994, proveniente da Comeglians e dintorni, estremo Nord prealpino quasi incontaminato del Friuli Venezia-Giulia, provincia di Udine ma ben più vicino all’Austria, suona folk-rock e fanfara, ha 3-4 dischi all’attivo, e i testi delle canzoni sono fondamentalmente in lingua friulana e beneciana, che è un dialetto italo-sloveno. Testi di fatto incomprensibili per chi non abiti in zona, ma provvidenzialmente tradotti, nel booklet, in italiano. Gli Arbe Garbe alimentano con orgoglio, ma soprattutto con molta ironia – e questa, oltre alla perizia, è la ragione del loro discreto successo – il mito rurale e paesano, che forse non esiste più, ma forse anche si, nell’epoca della globalizzazione, e non a caso dedicano la copertina del loro disco alla capra, uno dei protagonisti della campagna di ogni angolo della Terra – chiunque voglia, può inviare un proprio disegno caprino, e la band gli darà uno spazio sul proprio sito internet alla pagina: http://www.arbegarbe.com/index.php?capre -. Da più parti si stà rivalutando la più vivibile provinca, rispetto alla nevrotica metropoli, di questi tempi: guardate il recente film francese ‘Giù al Nord’ di Dany Boon, per esempio. ‘Bek’, mini album che dura circa 19 minuti per 5 canzoni – e dunque è di fatto un Ep – è piacevole ed impeccabile, e riesce in studio a riprodurre l’euforia live della band, a quanto pare scatenata. Il massimo, mi pare, il gruppo lo raggiunge non tanto col più ordinario folk-rock tipo Gogol Bordello o Folkabestia – ascoltate la bella ‘Una Pissada di Vacja’, per la verità già presente sul loro disco ‘Jubilaeum’ del 2005 – ma piuttosto quando si lancia a capofitto in ruspanti ritmi gitani – ‘Sawakka Lakitcha’ – e scatenate fanfare stile Emir Kusturika, Boban Markovic e Fanfare Ciocarlia. Decisivo, nella loro musica, il contributo di ottoni, fisarmonica, grancassa e violino, in una formazione allargata, che comprende circa 7 musicisti e mette la chitarra dunque in secondo piano. Riassiumiamo infine la discografia degli Arbe Garbe: ‘Demo’ (1995), ‘Jacume!’ (2000), ‘Jubilaeum’ (2004), ‘Live al Festintenda’ (2006), ‘Bek’ (2008) .
Autore: Fausto Turi