Dopo essersi riavvolti su loro stessi con “Rather ripped”, i Sonic Youth hanno deciso di aprire e rovistare nei loro cassetti, per vedere cosa c’era rimasto. Risultato: undici perle che non dicono niente di più al loro repertorio, ma che non dispiace assolutamente ascoltare. Anzi, dopo oltre venticinque anni di carriera l’ex gioventù sonica, che ci ha regalato momenti strepitosi, riesce ancora a soddisfare l’ascoltatore con le sue “solite” trame sonore, le sue chitarre nervose, le sue sperimentazioni, le sue lunghissime suite, come gli strepitosi venticinque minuti di “The diamond sea”, messa perché quando il gruppo la suonava, nel 1995 durante il tour del Lollapalloza, si sentivano in perfetta simbiosi. E si sente!!! Sette brani appartengono al periodo in cui in formazione si era aggiunto quel geniaccio di Jim O’Rourke, che giustamente compare anche nella foto del retro copertina, quindi abbiamo diversi scarti da “Sonic Nurse”, quasi sempre strumentali, a parte una “Razor balde” sussurrata con la sua intrigante sensualità da Kim Gordon. La garanzia principale di questa raccolta è la rassicurante genuina passione di sperimentare il purissimo noise.
Autore: Vittorio Lannutti