Il produttore francese Joakim Bouaziz ama mescolare le carte e lo fa con mano sapiente, riuscendo a mantenere sempre alta l’attenzione dell’ascoltatore attraverso una varietà notevole di spunti e senza mai ricorrere a gratuiti colpi ad effetto. Diciamo che la spina dorsale di “Monsters & Silly songs” è un incisivo suono electro – talvolta più dilatato, talvolta più compresso – e da qui si sviluppano i numerosi organi e le multiformi membra di una creatura figlia per metà della club culture e per metà di un’attitudine rock sprigionata da una formazione comprendente chitarra, basso, batteria più i due cantanti Nicolas Ker e Guillaume Teyssier… Posti di fronte a tale entità ibrida non stupitevi se dapprima vi troverete a vagare tra gli acidi meandri di “Monster #1” – pezzo oscuro ed ossessivo che pare uscito dalle “Contino sessions” dei Death in Vegas – e poco dopo verrete invece sedotti dalle delizie pop di “Lonely hearts”; così come per Joakim è operazione ovvia inanellare l’eclettismo new wave di “Rocket pearl” – schitarrate e contorsioni varie su beat malandrino e vocalizzi accattivanti – l’incessante rulliò electro-house di “Drumtrax”, le deframmentazioni dub di “Everything bright & still”, le algide fattezze di “Palo Alto”, i palpiti jazz di “The devil with no tail”… Disco a tratti persino spiazzante, divertente e intelligente al tempo stesso. Non mi sembra cosa da poco.
Autore: Guido Gambacorta