Hollywood, voci di corridoio: l’Academy arrabbiata con la Rai, coproduttrice del film, perchè il conduttore un anno fa le ha fatto causa…
E’ solo un sospetto, un rumour, una voce di corridoio. Ma avere anche il minimo sentore che Daniele Piombi – sì lui – possa aver in qualche misura influito sull’esclusione di “Gomorra” dalla finale dell’Oscar come miglior film straniero ci fa attorcigliare le budella (ai cinefili e ai fans di Garrone intendo. Agli altri al massimo scapperà una risata amara). L’indiscrezione è questa, statemi a sentire. Giovanna Grassi, storica corrispondente da Hollywood del Corriere della Sera, quindi una che parla con i ben informati, coi reucci del dietro le quinte, ha ipotizzato che a causa della ruggine esistente, tuttora, tra l’Academy e la Rai, il film di Garrone potrebbe aver avuto, diciamo così, un trattamento non proprio neutrale. Anzi, un atteggiamento in qualche modo ostativo.
Il motivo? Andiamo indietro nel tempo, al ’91, anno di un contenzioso legale che vede opposta l’Academy americana – ente che assegna la statuetta d’oro –e la tv pubblica italiana, rea di aver intitolato uno show concorrente dei Telegatti, così: “Premio regia televisiva – Oscar dell’anno”. Ecco: la parola “Oscar” per chi non lo sapesse è marchio registrato, non si può utilizzare per manifestazioni di spettacolo. A coniare il titolo è, eccolo, il presentatore Daniele Piombi. Apriti cielo! I legali dell’Academy partirono all’attacco. E molti anni dopo, nel 2007, la Rai ha deciso prudentemente di cancellare la parolina incriminata.
Nel 2008 però, colpo di scena. Daniele Piombi, tenetevi forte, ha fatto causa all’Academy. Azione legale vissuta verosimilmente come uno “sgarbo” dagli americani; tanto che – sarà un caso – gli yankees non hanno dato l’accredito a Vincenzo Mollica e ad altri giornalisti italiani per la prossima notte degli Oscar. Giornalisti non ammerssi persino alla grande mostra su Fellini. A questo punto, ci si chiede: come mai un film che è piaciuto a tutti, critica e pubblico, cosa abbastanza rara negli States, è stato privato anche solo della chance di giocarsela con gli altri 8 finalisti? “Non è strano – scrive la Grassi – che in tanti pensino al boicottaggio, fors’anche inconscio, da parte dei votanti, considerata la vertenza in corso?”. Sullo schermo, tra l’altro, la prima parola che compare prima dei camorristi nel centro abbronzante è “Rai cinema presenta”…Il sospetto resta.
Autore: Al. Ch.