Sulla scia del rinnovato interesse per il rock’n’roll che, in Australia come in America, ha prodotto formazioni non originali e derivative come Casavovas e Datsuns (assai ispirate dal verbo hard dei Seventies), i Dangermen di Brisbane si formano nel 2001 e giungono ora al debutto con le dodici tracce contenute in “Summer Of Danger”. Piuttosto che fare il verso alla scena neo-Seventies, il quintetto australiano preferisce un profilo più basso, un taglio più underground e un suono decisamente minimale, basato su una batteria monolitica – vi ricordate il primo album dei Saints ? – e grezzi riff di chitarra. Ne risultano dodici canzoni lo-fi efficaci e dal buon impatto, però con un grosso limite: i brani si somigliano un po’ troppo l’uno all’altro, in virtù di un impianto ritmico monocorde e di una chitarra sempre al limite della saturazione che non disegna mai un assolo fuori dalle righe. Ciò nonostante “Summer Of Danger” non è un disco da buttare completamente. Si lascia ascoltare, possiede alcuni pezzi degni di nota – tra questi “We Are DangerMen”, “Gotta Be” e la title-song – e segna il punto di partenza di una band che, se saprà evolversi, potrà dire la sua in futuro. Giudizio sospeso, dunque, in attesa di una prova più convincente e soprattutto maggiormente personale.
Autore: Roberto Calabro’