Corsi e ricorsi storici: me lo immagino Gianbattista Vico uscire seraficamente dal cinema e commentare così l’ultima fatica di Faenza.
E si, perché a ben guardare l’epopea degli Uzeda, descritta da Federico de Roberto nel romanzo “I vicerè” (che ripercorre la nostra storia per quasi trent’anni dall’avanzata dei mille all’Unità), sembra proprio che l’Italia sia specialista nel passo del gambero: uno avanti e l’altro indietro, uno avanti e l’altro indietro.
I Vicerè è un impietoso ritratto del modo di fare e intendere la politica in Italia: una denuncia al clientelismo, al trasformismo da quattro soldi, al qualunquismo, al gattopardismo, alla corruzione, all’Italia di ieri di oggi, di domani.
Faenza è riuscito laddove Rossellini e Visconti hanno desistito: dare popolarità ad un’opera bistrattata dalla critica (Croce la definì pesante e incapace di attivare mente e cuore) ma che secondo l’autore di “Sostiene Pereira” non ha nulla da invidiare al più celebre e studiatissimo “I Promessi Sposi”.
Il confronto con il Gattopardo Viscontiano sembra obbligato, ma in realtà, l’opera di de Roberto non ha nulla in comune con quella di Tomasi da Lampedusa.
Il suo è un libro assolutamente anti: contro lo Stato, contro la monarchia, contro la Chiesa, contro la famiglia.
Come avrebbe mai potuto diventare testo scolastico?
Quello di Faenza è invece il classico compitino fatto per bene: buon cast (capitanato da Alessandro Preziosi alias principe azzurro della Rivombrosa), cura delle ambientazioni e dei costumi, regia lineare, dialoghi sostenibili.
Tutto fila liscio nel film, tutto procede alla ricerca del lato oscuro della vita.
Pronti a scoperchiare il vaso di Pandora della storia italiana, Faenza e De Roberto incarnano negli Uzeda tutti i mali della nostra Italia.
Nulla è facile, nessuno è onesto, nessuno ottiene ciò che desidera.
La vita è una tragedia, spesso insostenibile e solo un animo freddo e calcolatore riesce a sopravvivervi. Questa sembra la tesi di de Roberto, sottoscritta e controfirmata da Faenza.
Autore: Michela Aprea