Arrivano in Italia per un unica data – 1 giugno all’Estragon di Bologna– i leggendari Violent Femmes.
La band costituita da Gordon Gano, Brian Ritchie e Victor De Lorenzo si è sempre considerata un quartetto.
Il quarto elemento è sempre stato il pubblico che, dal 1980 (anno di costituzione del gruppo), non ha mai abbandonato la band.
Formatisi a Milwakee, in Wisconsin, i Violent Femmes erano tre teenager che cantavano le frustrazioni dell’adolescente di provincia, mischiando le nevrosi dei VeLvet Underground con il pproprio pathos romantico in un contesto più popolare e rigorosamente acustico.
Il loro omonimo album d’esordio, uscito nel 1983, è l’unico ad aver raggiunto il disco di platino senza mai essere comparso nella top 200 di Billboard.
Questo basta a dare l’idea di come i Violent Femmes siano rimasti per anni un punto di riferimento per gli appassionati di rock, senza mai divenire un fenomeno commerciale.
Di fatto il terzetto di Milwakee ha rivoluzionato il concetto di “folk revival”, sia per la strategia volutamente approssimativa ed amatoriale adottata, sia la scelta inconsueta di riscoprire il versante folk della musica americana e riadattarlo secondo i canoni della loro personalità.
Nonostante i testi alienati, i riff viziosi, l’incedere decadente, a redimere la musica dal sospetto di intellettualismo erano il canto gioviale di Gordon Gano (che ricorda a tratti il migliore Jonhatan Richman) e la strumentazione minimale: la chitarra lisergica del leader, il basso mariachi di Brian Ritchie e, come percussioni, il secchio e le due spazzole di Victor DeLorenzo.
Adesso la storica formazione statunitense ritorna nel nostro paese per un unico concerto che si preannuncia indimenticabile.
Autore: red.
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