Alfred Darlington, in arte Daedalus, è uno di quei musicisti a cui è davvero difficile stare dietro. Quando credi di aver intuito qual è il percorso artistico che ha deciso di intraprendere, te lo ritrovi a trafficare con tutt’altra materia sonora, e magari ad incidere per un’etichetta differente. In questa sua ennesima re-incarnazione, il buon Alfred sembra aver deciso di levigare gli estremismi e concedere più spazio alla fruibilità e alla melodia.
La title track è un meraviglioso intreccio di beat spensierati e linee di synth dal sapore malinconico. La voce di una ragazza ci spiega che “When the weather gets warm we get the same things on our minds as you boys do”. Cosa c’è di meglio che pensare al risveglio dei sensi primaverile proprio quando t’è appena piombato in testa l’inverno? Mi vengono in mente quei geni incompresi dei Bran Van 3000 e l’attitudine del cut’n’paste dei Go!Team. Uno di quei pezzi con cui risvegliarsi la mattina per iniziare bene la giornata.
“My Beau” sparge calore soul su beat spezzati e suoni dissonanti; “Hermitage” sposta il tutto su territori più techno: bass-lines cattive e cassa dritta, mentre “El Subidon” mescola visioni cinematiche a pulsioni trance, linee di synth acide e rarefazioni psichedeliche. Nella conclusiva “Bonjour”, voci femminili ci regalano melodie delicatissime, che s’incastrano alla perfezione con beat incalzanti e micro-frammenti hip hop. Chiedersi quale sarà il prossimo passo di Daedalus è assolutamente inutile. Per il momento godiamoci il suo ispiratissimo presente.
Autore: Daniele Lama