Proviene dalla Danimarca, più precisamente da Copenaghen, il soulman battezzatosi Emo, 32enne cantante, polistrumentista e produttore dalla buone frequentazioni: attestati di stima da parte di Rainer Trüby; un disco di debutto realizzato nel 2003 per la Stereo Deluxe anche grazie alla collaborazione di Boozoo Bajou, Nu Spirit Helsinki e Las Gammas; esperienze a fianco dei due soundsystems danesi Low Pressure e Djosos Krost.
La voce di Emo è intrigante e assai duttile, al punto da adattarsi ad una vasta gamma di soluzioni interpretative: morbide partiture nu-soul (“Rise”, per stile e qualità vicina a quanto fatto sentire dal vocalist degli Zero 7 Mosez nel suo ottimo esordio solista dello scorso anno), mid-tempo variopinti (“Little black bird”, “In the back of the car”), reggae-dub sornioni (“Yes baby fly”), ragga-hop incalzanti (“Bullet of I”), singhiozzi r’n’b (“No power over me”), sospiri disciolti in grumosità electro-funk (“No gourmet life”), effluvi soul-jazz (“Star boy”).
Un disco ben prodotto e ricco di vibrazioni positive che consiglio vivamente a tutti gli appassionati di Finley Quaye.
Autore: Guido Gambacorta