Crooner moderni. Da folk del terzo millennio.“Oh My God, Charlie Darwin” è l’album di debutto ufficiale (dopo due autoproduzioni) di The Low Anthem, pubblicato dalla Bella Union (già con Andrew Bird e Fleet Foxes): suoni da frontiera americana, nel bel mezzo del Mojave. Anche se vengono da Rhode Island, Ben Knox Miller, Jeffrey Prystowsky e Jocie Adams ci catapultano nel bel mezzo del movimento nu-folk, nella polvere e ruggine (To Ohio, The Horizon Is A Beltway) del cuore americano.
Sono stati paragonati ai gloriosi Wilco, ma qui il riferimento si sposta a qualche decade fa, all’Harvest Moon di Young, e, catapultandosi agli anno zero, con l’ultimo Dylan (Cage The Songbird). Se lo sporco lavoro del nu-folk americano è già compiuto egregiamente da Fleet Foxes, Iron And Wine e Bon Iver, non significa che “Oh My God, Charlie Darwin” sia una seconda scelta. Un lavoro che celebra il grande naturalista, sottolineando gli aspetti dell’evoluzione (o meglio, involuzione) dell’uomo moderno.
Da ascoltare in una città fantasma con tanto di ciuffo d’erba che rotola veloce davanti agli occhi. Ed un bourbon tra le mani.
Autore: Luigi Ferraro