Esclusive nazionali, produzioni inedite, concerti-tributo, sperimentazioni musicali. Ancora, mostre, workshop creativi, guide all’ascolto e tanti itinerari turistici.
Torna, con numerose novità, il Pomigliano Jazz Festival.
Dal 7 all’11 settembre 2011 l’evento ideato e diretto da Onofrio Piccolo si presenta rinnovato, allargando i suoi confini cittadini: non più concerti soltanto a Pomigliano d’Arco – da 15 anni sede storica del festival – ma anche nei vicini comuni di Cimitile e Ottaviano. Con un cast multietnico e artisti provenienti non solo dall’Italia, ma anche da Francia, Danimarca, Usa, Brasile, Portogallo e Israele. Tutti convocati a far vibrare gentilmente le terre vesuviane.
La serata inaugurale della XVI edizione, mercoledì 7 settembre, dà appuntamento nelle misteriose Basiliche paleocristiane e medioevali di Cimitile. In un concerto che sarà un unicum nazionale, il fisarmonicista francese Richard Galliano, il cantautore Raiz e l’Orchestra Napoletana di Jazz diretta da Mario Raja, per un inedito incontro musicale che da Buenos Aires conduce a Napoli attraverso i classici di Astor Piazzolla (del quale Galliano era amico ed estimatore) e del repertorio partenopeo. In apertura il duo piano-sassofono con Francesco Nastro e Giulio Martino.
Questo speciale live, oltretutto, segna l’avvio di una collaborazione tra il Comune di Cimitile e la Fondazione Pomigliano Jazz. I proventi della vendita dei biglietti, al costo di 15 euro, contribuiranno al restauro di uno dei preziosi affreschi della Cappella dei Santi Martiri, tra i primi esempi al mondo di pittura a soggetto cristiano.
La seconda serata, giovedì 8, si terrà invece al Palazzo Mediceo di Ottaviano, gioiello di architettura barocca, sede dell’Ente Parco Nazionale del Vesuvio e simbolo di legalità perché bene confiscato alla camorra. Protagonista, la musica di Bach, Händel e Scarlatti rivista e attualizzata attraverso il pianoforte di uno dei principali jazzisti italiani, Enrico Pieranunzi.
Dal 9 all’11 si torna a Pomigliano d’Arco, dove alla storica location del Parco Pubblico si affianca quella di piazza Mercato. Si comincia con l’omaggio al grande Joe Zawinul con un quartetto insolito guidato dal bassista Pippo Matino, con il polistrumentista brasiliano Jorge Bezerra (collaboratore di Zawinul nei Syndicate), Antonello Salis e ospite d’eccezione James Senese.
Si prosegue con due leggende del jazz europeo: il 76enne compositore-sassofonista Michel Portal e il clarinettista Louis Sclavis, accompagnati da Eric Echampard alla batteria e Bruno Chevillon al contrabbasso. Infine, sul palco allestito in piazza Mercato, l’esibizione del quartetto del sassofonista Marco Spedaliere.
Sabato 10, ancora, spazio al quartetto del trombettista israeliano Avishai Cohen, accompagnato dal pianista Yonathan Avishai, dal contrabbassista Paolino Dalla Porta e dal batterista statunitense Jeff Ballard (già al fianco di Chick Corea). A seguire il teatro-canzone del trio Rocco Papaleo, Rita Marcotulli, Luciano Biondini nella performance “Basilicata Is on My Mind”, che ripercorre le musiche e le atmosfere del film cult scritto e diretto dallo stesso Papaleo. In piazza Mercato, invece, il Simone Clarelli quartet.
In chiusura, domenica 11 settembre, spazio al jazz tricolore. Si comincia con il Danish Trio dell’eclettico Stefano Bollani – accanto a lui, Jesper Bodilsen al contrabbasso e Morten Lund alla batteria – si prosegue con il pianista Giovanni Guidi e la sua sfavillante Unknown Rebel Band – ensemble di 9 musicisti, tra i più interessanti talenti che la scena italiana (e non solo), sulla falsa riga della Liberation Music Orchestra – e si finisce con il Low Frequency Quartet del trombonista Alessandro Tedesco, che presenta il nuovo album “Argonauta” edito dall’etichetta Itinera, costola produttiva del Pomigliano Jazz Festival.
Al Museo della Memoria di Pomigliano d’Arco si tiene, parallelamente, dal 9 all’11 settembre, “Chiamata alle Arti”. Una mostra collettiva organizzata in collaborazione con il settore Politiche Giovanili della Regione Campania attraverso l’Osservatorio Culture Giovanili e l’ANCI Campania, che ospita le opere di giovani artisti: un affascinante viaggio esplorativo tra scrittura creativa, performing art, pittura, scultura, fotografia, arti digitali e fumetti.
L’edizione 2011 del Pomigliano Jazz Festival prevede, ovviamente, i seminari di guida all’ascolto del jazz diretti dal pianista Francesco Nastro e dal critico musicale Pietro Mazzone, laboratori creativi per bambini e la mostra “I colori del Jazz” – a cura di Carmine d’Onofrio – dedicata alle copertine dei dischi jazz.
Il festival, promosso dalla Fondazione Pomigliano Jazz e dal Comune di Pomigliano d’Arco con il contributo dell’assessorato al Turismo della Regione Campania (attraverso il POR FESR 2007/2013 ob. op. 1.12), è organizzato nell’ambito di un progetto di valorizzazione del territorio vesuviano-sommese-nolano – frutto di una partnership con l’Ente Parco Nazionale del Vesuvio e i comuni di Cimitile, Ottaviano, Somma Vesuviana, Ercolano, Boscoreale, Boscotrecase e Trecase – e presenta, da quest’anno, nella sua programmazione anche itinerari turistici. Un’iniziativa volta alla scoperta e alla valorizzazione dei siti archeologici e delle risorse naturalistiche/enogastronomiche dei comuni coinvolti, che prevedono visite guidate, escursioni e degustazioni di prodotti tipici.
Tutti gli eventi in cartellone, ad eccezione del concerto inaugurale, sono ad ingresso gratuito.
Autore: red.
www.pomiglianojazz.com