Shaka rock è uno di quei ritorni che fanno davvero piacere all’amante del buon rock. Anche se non c’era bisogno di conferme, i Jet tornano alla grande a metà 2009 con un album che promette grandi cose. E le fa, cosa degna di attenzione, nella maniera più semplice, con un basso una batteria una chitarra e una voce, e ovviamente, con tanta grinta. Quella che forse mancava un po’ nel precedente Shine On, e che qui torna alla grande, sin dalle prime battute di K.I.A., di Beat on Repeat, e soprattutto di She’s a Genius, che si permette di citare My Sharona in maniera abbastanza esplicita. Il ritmo procede anche con tutti gli altri pezzi, intervallato solo da dinamici intro di piano come in Seventeen o di chitarra acustica come in La Di Da. Goodbye Hollywood è invece uno squisito pop elettrico, Walk una ballata al pianoforte.
Insomma, c’è tutto il repertorio del rock più classico, dai Rolling Stones ai Led Zeppelin arrivando ai giorni nostri con Springsteen. E anche qualche citazione-omaggio ai compatrioti Inxs, che non poteva mancare. Tutto questo lo sentite anche soltanto in un solo pezzo, come Times Like This, dall’intro sicuramente affascinante.
Incredibile che questo sia solo il terzo disco, eppure i Jet apportano un suono così maturo, così completo, da non aver niente da aggiungere. All’ascoltatore deve solo piacere il genere, che è poi quel buon rock and roll, magari non troppo cattivo, stile classico e immortale che non ha bisogno di sub-etichette, o di effetti e soluzioni particolari per rinnovarsi, appunto perché è classico.
E così il loro terzo lavoro, così importante per una band, è diretto ed energico, sicuramente il più onesto fino ad oggi.
Autore: Francesco Postiglione