Hanno scelto un nome cinematografico e di culto gli Edwood, quintetto di Brescia che preferisce utilizzare l’idioma inglese e che suona un pop variamente contaminato. Gli Edwood intrecciano l’indie-pop con diversi generi e suoni, con l’elettronica emotiva di “Distance”o con le chitarre nervose del singolo “Good face” che ricordano tanto i Blur, fino al pop wave degli anni ’80 di “Strangers”. Quest’ultimo genere deve averli folgorati non poco, dato non sono poche le occasioni in cui ci sono richiami a queste sonorità. La stessa “In the morning” gode dell’intensità della new wave in versione Jesus and Mary Chain come anche il ritmo di “The space between”. Sfiorano anche il post rock nelle flebile “Ex” e nei rimandi circolari di “Music part two”. Nel comunicato stampa ci sono riferimenti ad un lago trascurato dall’inverno ed effettivamente è questa l’ambientazione ideale dove ascoltare questi undici brani.
Autore: Vittorio Lannutti