Ci sono band che lasciano un segno immediato e da subito conquistano pagine di giornali e classifiche, altre per le quali il percorso di crescita è lento ma costante fino a che realizzano il disco che li fa svoltare come se fossero degli emergenti. E’ il caso degli Archie Bronson Outfit, una delle realtà più interessanti, creative, folli della scena pop-rock inglese degli anni 2000 editi da Domino Records.
Il trio, che in Italia si è già fatto apprezzare più volte, una di queste a Milano di spalla agli Editors un paio di anni fa, è arrivato al probabile punto di svolta realizzando il suo terzo e grande album intitolato Coconut, come sempre firmato dalla Domino Records (Franz Ferdinand, Arctic Monkeys). Coconut è un disco diverso dai due precedenti, denota un grande crescita compositiva e di appeal, non è un caso che i 3 inglesi barbuti per fare il disco si siano affidati a Tim Goldsworthy, ovvero colui che insieme a James Murphy di LCD Soundsystem ha rivoluzionato il suono rock contamminandolo con la dance e l’elettronica con il marchi DFA (etichetta di The Rapture, LCD Soundsystem, Hercules & Love Affair, Hot Chip).
Ebbene la cura DFA ha nutrito e rivitalizzato ammodernizzandolo il suono psichedelico tra anni 60 e 70 dei nostri facendogli guadagnare in potenza ed equilibrio per tutto il disco che scorre come una furia ma sempre cullando l’ascoltatore grazie a melodie pop semplici anche se distorte e poco usuali.
La band punta per la prima volta ad uscire dall’underground diventando, non una risposta ai compagni di etichetta Franz Ferdinand, ma bensì una nuova alternativa al rock stantio in arrivo dall’Inghilterra.
saranno dal vivo a Milano mercoledì 21 aprile presso La casa 139 di Via Ripamonti 139, lo show è previsto alle ore 21.30, ingresso 10 euro con tessera Arci.
Autore: red.
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