Nati nel 2000 a Metz, storica città al confine tra Francia e Germania, i componenti de Le Single Blanc sono dediti al funk-rock agguerrito, che nell’ispirazione di fondo spazia dai RHChP agli Urban Dance Squad e RAtM, di cui a volte sembrano un’imitazione.
In realtà i LSB cercano di sperimentare e di stupire un po’ di più, e proprio non si può dire che si abbandonino a facili melodie: con due bassi e una batteria e una chitarra, gli agguerriti e scanzonati LSB improvvisano salti di ritmo, dissonanze, cambiamenti repentini di scale, insomma tutto ciò che può rompere continuità e armonia di una canzone. La voce poi, non canta affatto, ma vomita gracchiando rabbia e ribellione, o almeno questo sembra voler fare.
Il risultato, si sarà capito, non è proprio da far balzare dalla sedia: saranno anche cattivi, ma non riescono a convincere. Bravi, lo sono senz’altro, soprattutto nelle linee di basso: ma sembra che la canzone sia per loro in realtà un pretesto per esercitarsi in questo strumento, di cui percorrono tutte le possibilità sonore ed esecutive, ma dimenticandosi però dell’ascoltatore e suonando insomma per se stessi e basta.
La voce, abbiamo detto, non aiuta perché non ha questo obiettivo, e quindi a parte i tecnicismi resta poco: qualche spunto originale, qualche esecuzione ben mirata, ma niente che riesca a trattenersi per troppo tempo nella memoria. Giunti al loro terzo album, sembra che debbano ancora fare il salto di qualità verso uno stile che non sia solo autoreferenziale.
Autore: Francesco Postiglione