Gli Hood ricominciano quattro anni dopo “Cold House” esattamente da dove erano arrivati, pur avendo incassato, con la pubblicazione di quell’album, notevoli attestati di gradimento dalla stampa specializzata.
La band di Leeds (GB) venne indicata tra le sicure “next big thing” destinata a rubare la scena ai Radiohead, da diversi anni ormai protagonisti della produzione discografica inglese.
Chris Adams & Richard Adams, solidi protagonisti delle sorti della band ( sovente soggetta a cambi nella line-up), pur avendo utilizzato e battuto tutte le strade che portano al mainstream, si ritrovano ancora fermi al palo senza altre possibili alternative.
Anche per “Outside Closer” si esercitano in precise geometrie melodiche, tessiture elettroniche slabrate dall’uso quotidiano di una umanità malinconica, preziose decorazioni acustiche e delicate narrazioni, alle quali soltanto gli arrangiamenti orchestrali soverchi ed una produzione non entusiasmante tolgono lo smalto dei dischi migliori.
Autore: g.ancora