Tre colori, palme bianche, conchiglie e una grande mela sono la cornice del concerto del duo rock di Detroit, che passa per l’Italia in una mite serata emiliana dove c’è ad aspettarli un pubblico che assisterà ad un concerto in pieno stile “White Stripes”.
Fa caldo nel palazzetto della “Fortutido”, l’aria è terribilmente viziata ed i due “globuli bianchi” si fanno attendere, sino a che le note di “Blue Orchid” rompono l’attesa e la trasformano in una scomposta manifestazione comune di emozioni, che caratterizza tutto il concerto. Jack picchia la sua “Airline” dall’inizio alla fine del concerto, mentre Meg, diligente nel suo compito, non sbaglia un ritmo. Il concerto dura appena un’oretta, nella quale però il pubblico compie un viaggio tra i classici del gruppo, eseguiti con le caratteristiche sonorità che contraddistinguono ogni performance live del duo, colonna sonora della serata più indie della stagione.
Autore: A.
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