Sull’etichetta di The Hives e Hellacopters, i cinque texani prodotti da Tim Kerr sono tra gli ultimi agguerriti inquilini arrivati in quell’ormai affollatissimo condominio del punk’n’roll. Basterebbe questo per chiudere la recensione ma in giro si dice che questi nipotini dei Ramones dal vivo incendiano la notte.
Figli dei Bad Religion o nipoti della Fat Wreck, fuori dal coro neo-punk ma molto immersi in un contesto street-garage (i primi New Bomb Turks forse furono il gruppo che meglio si avvicinava a quest’ idea), i R.G. ci creeranno un problema quando tranquillamente seduti in poltrona per ascoltare l’intero cd ci renderemo conto di non disporre delle giuste quantità di serotonina e noradrenalina e che quel cantato veloce rovinoso adolescenziale graffia come la zampata di un tigrotto.
Autore: A.Giulio Magliulo